I robot ruberanno il tuo lavoro?
Il progresso tecnologico, i robot e l’intelligenza artificiale costituiscono un rischio concreto per il lavoratore?
Sono in molti coloro che rimangono sempre più spiazzati, a volte inorriditi, davanti all’impiego di strumenti tecnologici sempre più innovativi, che la loro applicazione abbia un impatto diretto sulla vita personale di un insieme di individui o che ce l’abbia sullo svolgimento di un’attività economica.
C’è effettivamente da tremare quando abbiamo la possibilità di valutare come alcune tecnologie vengono usate o valutando il loro potenziale di utilizzo. Ma nella stragrande maggioranza di questi casi, se non nella piena totalità di essi, siamo di fronte a quei tipi di possibilità che contemplano determinati impieghi della tecnologia da parte dei governi ed istituti di controllo nazionali e sovrannazionali. Questo aspetto, che è allarmante, ben poco preoccupa il cittadino che, piuttosto, sembra generalmente spaventato dalla tecnologia in sé, come questi fosse uno spirto maligno che alimenta la vita all’interno di pezzi di ferro. Pezzi di ferro che, per altro, sono presumibilmente prodotti dall’uomo.
E di cosa ha concretamente paura il cittadino? Di rimanere senza lavoro. Ovvero, che i robot - le tecnologie - gli rubino il lavoro.
Da questo punto di vista, il nostro cittadino può dormire sonni relativamente tranquilli. Logica e principi economici saldi vengono in suo soccorso.
L’unica ragione che spinge un’impresa ad adottare macchinari sempre più innovativi è l’efficienza e quindi l’aumento della produttività. È qui che il cittadino teme di perdere il proprio posto fisso. Ma l’aumento di produttività di una azienda, poi di un settore intero, libera anche nuove risorse sul mercato che vengono quindi allocate in nuove industrie. Chi è in grado, anche grazie alle macchine, di diventare più produttivo, avrà una maggiore capacità di acquistare altri beni sul mercato, alimentando così circoli virtuosi su diversi settori. Ma qual è il reale impatto di tutto ciò sul lavoratore medio?
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