Pilot: Bitcoin e tutto il resto
Come e perché nasce BitBlinker ed i primi passi verso un progetto che racconta di Bitcoin e libertà.
Sono diversi mesi che scrivo riguardo a Bitcoin. In realtà, attraverso un altro sito web di notizie, scrivevo su tutto il “mondo crypto”. Un mondo complicato e frammentato che richiede tempo e pazienza per essere compreso. L’esperienza acquisita sul settore e, in effetti, la voglia di imparare ancora di più, mi hanno permesso di aprire un blog e scrivere sull’argomento. Questo è quanto succedeva mesi fa.
Fallimento e Vittoria
Non mi definirò mai veramente un esperto in qualcosa. Ma lo spirito di osservazione e lo studio, insieme alla voglia di mettere nero su bianco delle riflessioni, mi aiuteranno ad estendere sempre di più il livello di conoscenza.
Questi elementi mi hanno aiutato a capire una cosa incredibilmente importante: avevo sbagliato tutto. Pretendevo di avere una conoscenza tale sull’argomento da equiparare grossolanamente mondi e visioni totalmente opposti. Mi riferisco a Bitcoin, le criptovalute, lo scenario politico attuale e quello sociale.
Ma, da un certo punto di vista, ho anche raggiunto lo scopo. Il voler scrivere a tutti i costi di “crypto” mi ha permesso di imparare davvero qualcosa. Fin dai tempi della scuola, la scrittura è stato il mezzo che ho usato per imparare ed assimilare argomenti importanti.
Più scrivevo (più imparavo), e più mi rendevo conto che i miei articoli prendevano spontaneamente una piega indipendente e diversa da ciò che era l’obiettivo originale. Più raccontavo fatti, più i temi si modificavano. Col passare dei giorni mi rendevo conto che non avevo più tempo ed energie da dedicare alle “crypto”.
Bitcoin ci può dare la possibilità di cambiare il mondo. Devo concentrarmi su quello.
È in quel momento che ho iniziato a capire che non c’era coerenza tra i miei articoli. Bitcoin e criptovalute, infatti, fanno letteralmente parte di due mondi opposti. Questo non significa che Bitcoin non possa essere visto come asset speculativo esattamente come tutte le criptovalute. E questo non significa per forza che tutte le criptovalute siano nate con il solo scopo di speculare (forse un 1% si potrebbe salvare). Tutto ciò, comunque, non toglie che la natura delle due tipologie di asset sia totalmente diversa e probabilmente antitetica.
Criptovalute: Finanza 2.0
Dopo un po’ di accurata osservazione non è difficile capire che le criptovalute non sono altro che una replica (forse più innovativa?) della finanza tradizionale. Le cosiddette altcoin, sopravvivono infatti per effetto dello stesso paradigma che tiene in piedi il sistema finanziario attuale. Un paradigma che si basa fondamentalmente sulla fiducia.
Fiducia verso di chi o che cosa?
Non c’è bisogno di riporre fiducia in qualcuno o qualcosa se optiamo per l’utilizzo di tecnologie e sistemi decentralizzati. Ma, appunto, le altcoin tanto decentralizzate non sono. Dietro alle altcoin, ci sono i famosi “progetti”. Progetti, dietro ai quali ci sono delle aziende. Aziende che sono formate da team di persone. Per quanto una azienda (o fondazione) provi a decentralizzare il più possibile i sistemi di governance, affidarsi o investire in tali ecosistemi significa riporre la propria fiducia nelle mani di queste persone.
Ora, togliendo quei progetti (la maggior parte) che sono appositamente pensati per far arricchire pochi a scapito dei tanti (vi ricorda qualcosa?), c’è chi vuole innovare in buona fede. Ma quale che sia l’innovazione che un team possa volver portare sul mercato, il punto è che probabilmente non serve. O meglio, non ritengo che siano elementi prioritari. Metodi di risparmio (apparentemente) un po’ più decentralizzati, sistemi di pagamento super efficienti, accesso semplice al credito, trading 2.0 ed ecosistemi di liquidità. Non sono affatto male, come innovazioni. Ma non è quello che serve alle persone comuni. Queste innovazioni sono ben poca roba rispetto alla missione di Bitcoin (o di Satoshi Nakamoto) di voler democratizzare il sistema finanziario.
Alcune di queste innovazioni incrementali hanno voluto anticipare l’evoluzione dell’innovazione radicale di Bitcoin.
Nella letteratura economica, una idea o innovazione radicale è qualcosa da considerarsi disruptive. L’innovazione incrementale, invece, è un miglioramento (definibile come tale fino a prova contraria) di qualcosa che già esiste. Ma questi miglioramenti che vogliono arricchire la vita degli individui potrebbero, a tempo debito, far parte del cambiamento radicale. Ovvero, la priorità è da attribuire ai cambiamenti radicali (Bitcoin). Anche la fretta di apportare continue innovazioni (incrementali) in ottica di business mette esattamente sullo stesso piano le criptovalute e l’attuale sistema economico consumistico. Alcune di queste innovazioni incrementali, se davvero utili, potrebbero col tempo e senza l’esigenza di bruciare le tappe, far parte di una rivoluzione radicale più consolidata (es. smart contracts).
Distribuzione della rete
Come detto, la democratizzazione del sistema finanziario è l’obiettivo di Bitcoin. L’unica via per perseguire questo obiettivo è quella di avere una rete più distribuita possibile. È innegabile che Bitcoin abbia la rete più distribuita e meno controllabile, rispetto alle altre criptovalute.
Anche la Proof-of-Stake è la dimostrazione di un approccio centralizzato che domina le altcoin. I meccanismi di reward nella PoS, infatti, premiano chi investe più degli altri, i più benestanti. La direzione è quindi quella della concentrazione del potere nelle mani di pochi. Invece nella Proof-of-Work, su cui si basa Bicoin, l’incentivo sta nel produrre attraverso l’investimento in risorse. Si ottiene, quindi, una reale creazione di valore.
Su questo aspetto consiglio di leggere un paper scritto da Federico Rivi, giornalista e consulente, dal titolo Bitcoin e criptovalute: mondi contrapposti.
Tutto il resto
Negli ultimi paragrafi ho dato diverse anticipazioni sulle altre ragioni che mi hanno portato a costruire una newsletter completamente nuova. Nei vecchi articoli, infatti, più scrivevo di Bitcoin e più mi rendevo conto che non potevo non scrivere di economia e finanza. Meno spazio e tempo dedicavo alle altcoin e più dovevo naturalmente e spontaneamente dedicarne ad altri temi.
Temi sociali troppo importanti e troppo sottovalutati a cui Bitcoin stesso si lega. Mi riferisco alla degenerazione della tecnologia, alla centralizzazione, alla democrazia, alla privacy ed alla libertà.