Progresso tecnologico nel Keynesismo
L’epoca moderna ed il progresso tecnologico ci danno la sensazione di vivere in un’economia prospera. Ma non è proprio così.
Poco tempo fa avevo pubblicato un articolo su Keynes e sul keynesismo in generale, illustrando solo una manciata tra gli inganni e le sconsideratezze economiche che questi hanno partorito nel corso del tempo.
Concludevo l’articolo scrivendo:
Qualcuno avrà un’onesta obiezione: se l’ultimo secolo è stato caratterizzato da drammi economici così evidenti, come mai, nello stesso periodo, abbiamo assistito ad una corposa evoluzione tecnologica e scientifica?
Ebbene, mi piacerebbe ora andare più in profondità rispetto al tema esposto.
L’ultimo secolo è stato caratterizzato da un generale innalzamento degli standard di vita della popolazione. Prendiamo questa espressione per buona, nonostante si potrebbe a lungo disquisire rispetto alla definizione degli elementi che rendono uno standard vi vita più elevato rispetto ad un altro.
Tendiamo ad osservare questo tipo di progresso come il risultato di una generale evoluzione culturale ed economica della società o, addirittura, un tipo di evoluzione politica. Ad esempio, molti sono convinti che l’espansione del ruolo dello Stato all’interno della società, tanto esteso, il primo, che comunemente non si opta neanche più per una distinzione tra i due termini, sia stato un driver decisivo nella caratterizzazione della società moderna ed evoluta. Verrebbe da pensare, allora, che, ad esempio, un abbassamento del costo di indebitamento, tramite l’inflazione, possa favorire l’afflusso di capitali e, quindi, l’innovazione.
Ci sono un paio di aspetti semplici e fondamentali che devono essere chiariti per spiegare questa strana convergenza tra le follie economiche dell’ultimo secolo ed avanzamento tecnologico.
Il primo aspetto riguarda l’origine del benessere generale. Un modello politico più invasivo ed in grado di controllare il denaro ha sempre portato alla formazione di economie cicliche e continue crisi economiche. Nessun contrappeso. Nessun vantaggio. Il benessere generale della popolazione deriva unicamente dall’avanzamento tecnologico stesso al cui funzionamento tendono ad applicarsi, anche in un’economia socialista, le regole del libero mercato. Ovvero, la tecnologia ha la grande qualità di sopravvivere alla presenza dello Stato. Perché, quindi, se l’interventismo statale è tanto dannoso, noi siamo testimoni dell’epoca di massimo avanzamento tecnologico e, contemporaneamente, della massima espansione dello Stato nell’economia e nella vita degli individui? Semplicemente perché la tecnologia è abbastanza indipendente dallo Stato e perché esisteranno sempre individui che provano, liberamente, a mettersi in gioco nel mercato, nonostante tutto; i tanto temuti capitalisti.
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